lunedì 31 ottobre 2016

La pubalgia: sintomi, diagnosi e fisioterapia.


L’osso pubico e i muscoli della zona pubica sono soggetti a sforzi o movimenti bruschi, che possono causarne infiammazione e dolore, la pubalgia. Di solito, il dolore si manifesta aumentando gradualmente la sua intensità e impedendo i movimenti e la deambulazione.

Il dolore può colpire una sola metà della zona pubica, o può presentarsi bilateralmente.


Quali sono le cause della pubalgia?

La pubalgia può essere causata da:

Sindrome retto-adduttoria, dovuta all’infiammazione del punto di inserzione dei muscoli sull’osso pubico.

Sindrome sinfisiaria, dovuta all’infiammazione della sinfisi pubica, l’articolazione che unisce le due parti dell’osso pubico.

Sindrome della guaina del retto femorale, dovuta allo stiramento del nervo perforante.

Sindrome da origine capsulare coxo femorale, dovuta a un anomalo funzionamento dell’articolazione che unisce bacino e femore.

Gravidanza, le donne in gravidanza possono soffrire di pubalgia in quanto la sinfisi pubica subisce, in questo particolare periodo della vita femminile, un dilatamento.

Quali sono i sintomi della pubalgia?

Se soffrite di pubalgia, probabilmente sentirete:

Dolore acuto nella zona pubica

Bruciore

Sensazione di stiramento doloroso fino all’interno coscia o verso la parte bassa dell’addome
Dolore all’interno della coscia

Sensazione di avere sempre la vescica piena

Cure e fisioterapia

Analgesici, antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utili per ridurre il dolore.

L’intervento chirurgico è opportuno solo nel caso di malformazioni articolari. Solitamente, per la pubalgia di origine infiammatoria è di fondamentale importanza la riabilitazione.

All’inizio, si consiglia riposo di durata variabile, in base alla gravità dell’infiammazione. Successivamente, è possibile iniziare la terapia riabilitativa per rinforzare la muscolatura addominale e l’allungamento degli adduttori, mediante esercizi di stretching specifici.

Nel caso di pubalgia causata da problemi vertebrali, il riposo è, però, sconsigliato, e la terapia va subito iniziata al fine di correggere la postura e i movimenti della schiena, rinforzandone i muscoli annessi.

L’approccio di terapia strumentale prevede:

Laser
Ultrasuoni
Tecarterapia

Chirurgia e fisioterapia correggono la maggior parte delle cause propriamente fisiche quali:

iperlordosi
displasia dell’anca
dismetria delle gambe


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