lunedì 24 ottobre 2016

Chi è il fisioterapista? Ecco di cosa si occupa.

Il Fisioterapista (già terapista della riabilitazione) è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aeree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.

Il fisioterapista: (D.M. 741/94)

- elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all'individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;

- pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali;

- propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all'uso e ne verifica l’efficacia;

- verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.

- svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali;

- svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche e private in regime di dipendenza o libero-professionale.

Cerchiamo di rispondere alle domande più importanti:

Con chi e dove lavora il fisioterapista?

Il fisioterapista opera sia individualmente sia in collaborazione con altri Operatori sanitari e sociali all'interno di Strutture Sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell'assistenza domiciliare.

Cosa deve saper fare il fisioterapista?

Soprattutto prendersi cura dell'altro: questo comporta un certo impegno emotivo, ma dà l'opportunità di sentirsi utile. Le capacità richieste sono di tipo organizzativo, tecnico e di rilevazione dei bisogni della persona. Sono inoltre indispensabili capacità di stabilire e mantenere relazioni efficaci con il cittadino/utente e con la sua famiglia. Per il fisioterapista è importante lavorare in gruppo, riconoscendo i rispettivi ruoli e dando il proprio contributo nell'interesse della persona assistita.

Cosa deve sapere il fisioterapista e dove lo impara?

Il fisioterapista ha una conoscenza globale dell'essere umano nelle varie età della vita. Ha una cultura specifica della disciplina riabilitativa e cognizioni relative alle scienze umane e sociali. Deve possedere concetti di base di fisica, statistica, informatica, chimica, biologia e genetica; deve conoscere l'anatomia, la fisiologia, la patologia, la medicina clinica delle diverse specialità mediche e chirurgiche. Infine, nel suo curriculum formativo deve aver acquisito principi di diritto, norme etico-sociali che disciplinano l'esercizio della professione, nonché la lingua inglese (soprattutto la terminologia scientifica). Attualmente la formazione del fisioterapista si effettua in Università. Dopo aver conseguito il diploma di scuola media superiore (5 anni), occorre iscriversi al Corso triennale di Laurea in Fisoterapia presso la Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute. Il corso prevede un impegno da parte dello studente di 4500 ore fra teoria, di attività pratica (simulazioni, esercitazioni, tirocinio) e si conclude con un esame finale di Laurea con valore abilitante all'esercizio della professione. Fisioterapista è anche quel professionista che ha effettuato un percorso formativo differente avendo ottenuto l'equipollenza ( ex terapisti della riabilitazione, massofisioterapisti pre 99, laurea estera in fisioterapia con riconoscimento da parte del Ministero della Salute ecc...)

Quali sono le prospettive per un fisioterapista?

Da un punto di vista lavorativo, il fisioterapista è una figura attualmente richiesta. In genere, subito dopo aver superato l'esame di laurea, avviene l'inserimento nel mondo del lavoro privato o pubblico. In ambito privato si può esercitare la professione sia individualmente, sia attraverso la creazione di studi associati o cooperative sociali. Da un punto di vista formativo, ha la possibilità di proseguire gli studi mediante il biennio della Laurea Specialistica, con la quale saranno formati i fisioterapisti che aspirano a ruoli dirigenziali nell'attività lavorativa, didattica o ricerca.


Decreto Ministero Sanità 14 settembre 1994, n. 741
(in GU 9 gennaio 1995, n. 6)
Regolamento concernente l’individuazione della figura e del relativo profilo professionale del fisioterapista.

IL MINISTRO DELLA SANITA’

Visto l’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, recante: “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”, nel testo modificato dal decreto legislativo 7 dicembre 1993, n. 517;
Ritenuto che, in ottemperanza alle precitate disposizioni, spetta al Ministro della sanità di individuare con proprio decreto le figure professionali da formare ed i relativi profili, relativamente alle aree del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione;
Ritenuto di individuare con singoli provvedimenti le figure professionali; 
Ritenuto di individuare la figura del fisioterapista;
Ritenuto che nell’ambito del profilo del fisioterapista vadano ricondotte, come formazioni complementari, le figure del terapista occupazionale e del terapista della psicomotricità;
Visto il parere del Consiglio superiore di sanità, espresso nella seduta del 22 aprile 1994;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso nell’adunanza generale del 4 luglio 1994;
Vista la nota, in data 13 settembre 1994, con cui lo schema di regolamento è stato trasmesso, ai sensi dell’art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al Presidente del Consiglio dei Ministri;
Adotta il seguente regolamento:
Art. 1
1. E’ individuata la figura del fisioterapista con il seguente profilo: il fisioterapista è l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita.
2. In riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni del medico, nell’ambito delle proprie competenze, il fisioterapista:
a) elabora, anche in équipe multidisciplinare, la definizione del programma di riabilitazione volto all’individuazione ed al superamento del bisogno di salute del disabile;
b) pratica autonomamente attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapiche e occupazionali;
c) propone l’adozione di protesi ed ausili, ne addestra all’uso e ne verifica l’efficacia;
d) verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata agli obiettivi di recupero funzionale.
3. Svolge attività di studio, didattica e consulenza professionale, nei servizi sanitari ed in quelli dove si richiedono le sue competenze professionali;
4. Il fisioterapista, attraverso la formazione complementare, integra la formazione di base con indirizzi di specializzazione nel settore della psicomotricità e della terapia occupazionale:
a) la specializzazione in psicomotricità consente al fisioterapista di svolgere anche l’assistenza riabilitativa sia psichica che fisica di soggetti in età evolutiva con deficit neurosensoriale o psichico;
b) la specializzazione in terapia occupazionale consente al fisioterapista di operare anche nella traduzione funzionale della motricità residua, al fine dello sviluppo di compensi funzionali alla disabilità, con particolare riguardo all’addestramento per conseguire l’autonomia nella vita quotidiana, di relazione (studio-lavoro-tempo libero), anche ai fini dell’utilizzo di vari tipi di ausili in dotazione alla persona o all’ambiente.
5. Il percorso formativo viene definito con decreto del Ministero della sanità e si conclude con il rilascio di un attestato di formazione specialistica che costituisce titolo preferenziale per l’esercizio delle funzioni specifiche nelle diverse aree, dopo il superamento di apposite prove valutative.
La natura preferenziale del titolo è strettamente legata alla sussistenza di obiettive necessità del servizio e recede in presenza di mutate condizioni di fatto.
6. Il fisioterapista svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Art. 2
1. Il diploma universitario di fisioterapista conseguito ai sensi dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 , e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione.
Art. 3
1. Con decreto del Ministro della sanità di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica sono individuati i diplomi e gli attestati, conseguiti in base al precedente ordinamento, che sono equipollenti al diploma universitario di cui all’art. 2 ai fini dell’esercizio della relativa attività professionale e dell’accesso ai pubblici uffici.

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