mercoledì 28 giugno 2017

Ddl Lorenzin. M5S: “Lacunoso il percorso di studi per osteopati e chiropratici”

“Il Disegno di legge Lorenzin, attualmente al vaglio della commissione Affari Sociali della Camera, prevede tra l'altro l'istituzione della professione dell'osteopata e del chiropratico. Per l'esercizio di entrambe le professioni sanitarie diventerà necessario il possesso del titolo di studio universitario abilitante. Da parte nostra non vi è alcuna contrarietà rispetto all'istituzione di queste figure che, anzi, da tempo attendevano di essere regolamentate. Alcuni passaggi del disegno predisposto dal ministro della Salute però non sono chiari e convincenti. Per questa ragione abbiamo presentato due emendamenti sostanzialmente identici (uno in riferimento alla figura dell'osteopata e uno del chiropratico), al fine di definire in modo più stringente il percorso di studi per le due nuove professioni”. 

Tavarnelli (AIFI): «Finalmente un ordine professionale per noi fisioterapisti»

DISEGNO DI LEGGE DI RIORDINO DEGLI ORDINI PROFESSIONALI

«Abbiamo bisogno urgentemente di una regolamentazione delle professioni sanitarie esistenti». Così Mauro Tavarnelli, Presidente dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, ha dichiarato in diverse occasioni negli scorsi mesi. E ai nostri microfoni, a pochi giorni dall’approvazione degli emendamenti al Ddl Lorenzin per il riordino delle professioni socio-sanitarie, lo ribadisce con forza, incoraggiando la creazione di un ordine professionale per maggiore chiarezza e trasparenza.

Sono infatti 64.866 i fisioterapisti in Italia. secondo la fotografia scattata dall’Associazione Italiana Fisioterapisti in occasione del primo censimento della categoria presentato ad inizio aprile a Roma. Il censimento, che ha visto una collaborazione tra AIFI e Ministero della Salute, rappresenta uno strumento utile per definire nel dettaglio le caratteristiche di una professione sanitaria in via di sviluppo che richiama sempre più iscritti e allo stesso tempo reclama l’istituzione di un ordine professionale attualmente inesistente.

martedì 27 giugno 2017

Un nuovo intervento per l'alluce valgo: la "tecnica Bianchi" anche a Bologna.

L'alluce valgo, che viene chiamato anche “cipolla”, è una deformazione a carico delle articolazioni del piede che oltre ad essere antiestetica è anche dolorosa e arriva a compromettere persino la mobilità. Sembra che l'operazione correttiva, un tempo molto fastidiosa e con un lungo decorso, sia stata 'superata' da altre modalità di intervento, fra cui una tecnica che si chiama PBS (Percutaneous Bianchi System), messa a punto dal dottor Andrea Bianchi, il quale l'ha portata anche a Bologna. 

Si tratta di un intervento percutaneo in anestesia locale, senza l’inserimento di viti o chiodi, che permette di camminare immediatamente e recuperare in breve tempo la funzionalità del piede. Particolarità della tecnica è la possibilità di intervenire sull’alluce valgo in maniera poco invasiva, limitando molto il dolore e il fastidio: “Attraverso piccoli fori vengono inserite frese di dimensioni ridotte per provocare micro fratture nei punti giusti così da permettere il riallineamento delle ossa".