giovedì 27 ottobre 2016

La biomeccanica della caviglia.




Il complesso della caviglia comprende la parte inferiore della gamba e la parte posteriore del piede e forma un legame cinetico, permettendo all'arto inferiore di interagire con il terreno, un requisito fondamentale per deambulazione e altre attività della vita quotidiana. Nonostante il carico dia un'alta compressione e grosse forze di taglio durante il cammino, la struttura ossea e legamentosa della caviglia consente di operare con un elevato grado di stabilità, e rispetto ad altre articolazioni come l'anca o il ginocchio, risulta molto meno soggetta a processi degenerativi come l'osteoartrosi, a meno che non sia associato un trauma precedente. Questo documento metterà in evidenza importanti strutture anatomiche ossee e tessuti molli che formano il complesso della caviglia e sarà ulteriormente evidenziato come la caviglia funzioni in modo articolato durante la deambulazione e come la patologia cambia questi movimenti.

La tendinopatia glutea

La tendinopatia glutea o sindrome del dolore del grande trocantere è una condizione debilitante, caratterizzata da dolore situato intorno al grande trocantere del femore e dalla dolorabilità alla sua palpazione. Anche se tradizionalmente è considerata come borsite trocanterica, alcune tecniche più avanzate di imaging e alcune procedure chirurgiche in persone con dolore laterale all'anca laterale hanno rivelato una patologia primaria inserzionale del muscolo gluteo medio o una tendinopatia del muscolo piccolo gluteo, con una concomitante distensione della borsa sinoviale. La risonanza magnetica (MRI) è molto efficace nel riconoscere una lesione a spessore parziale e totale dei tendini del gluteo medio e piccolo, una calcificazione del tendine o un'atrofia muscolare con componente grassa. Ai fini del presente documento si farà riferimento alla condizione della tendinopatia del muscolo gluteo medio e piccolo, con o senza distensione della borsa, conosciuta appunta con il nome di tendinopatia glutea.

La Magnetoterapia

La magnetoterapia è un tipo di terapia fisica strumentale che genera un campo elettromagnetico, avente diversi effetti benefici per la salute. Prima di elencarli, è utile capire quali sostanze interagiscono con un campo elettromagnetico. Sostanzialmente esistono tre tipologie di interazioni: magnetiche, diamagnetiche, paramagnetiche.

La sostanza magnetica per eccellenza è il ferro. Questo tipo di struttura viene attratta dal campo magnetico. Ovvero se posizioniamo un magnete all'interno di un solenoide utilizzato durante la magnetoterapia, subirà delle modifiche strutturali microscopiche che orienterà le sue molecole nella direzione del campo creato.

La sostanza diamagnetica per eccellenza è l'acqua. Questo tipo di elemento viene respinto dal campo magnetico. Ovvero se posizioniamo il campo magnetico sopra una pozzanghera, l'acqua tenderà ad essere respinta, andando nel verso opposto al campo magnetico.