Il 15 Ottobre 2016 alle ore 10.00, presso il Castello Arechi di Salerno, si è svolto l'evento organizzato dall'Accademia di Medicina Osteopatica Superiore, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Professionisti Osteopati, per inaugurare il nuovo anno accademico e fare lo stato dell'arte rispetto all'iter parlamentare sul riordino delle professioni sanitarie.
"L'A.M.O.S. ha puntato molto su questa Città di Salerno - ha affermato il Presidente prof. Francesco Manti - e l'inaugurazione del nuovo anno accademico, coincide con l'apertura della nuova sede-succursale, in pieno centro Città, a dimostrazione di un interesse sempre più forte da parte della nostra scuola a questo territorio ed alle persone che vi risiedono". "Il nostro obiettivo - continua - è quello di aprire le porte dell'Accademia a tutti i cittadini, con la possibilità di effettuare trattamenti e consulti osteopatici ai fini della ricerca".
La presenza dell'A.N.P.O. - associazione di categoria - ha dato l'opportunità a tutti di approfondire l'attuale inquadramento professionale del diplomato in osteopatia, e di capire lo stato dell'iter parlamentare del DDL sul riordino delle professioni sanitarie, nel quale per la prima volta rientra anche l'osteopatia.
"L'Osteopata D.O. - ha affermato il Presidente A.N.PO.,prof. Giuseppe Forestieri - già oggi può esercitare la professione ai sensi della L. 4\2013 sulle professioni non organizzate in ordini e collegi, a condizione che il professionista si iscriva ad un'Associazione Professionale con le caratteristiche previste dalla legge stessa; ciò da garanzia al consumatore della serietà del professionista, il quale dopo essere stato esaminato dal punto di vista della formazione e delle competenze, viene riportato nel sito dell'associazione come osteopata abilitato". "Il fatto di essere o no una professione sanitaria, non comporta quindi limitazioni, poiché secondo l'art. 32 della Costituzione, il Cittadino ha la libertà di curarsi come meglio crede, - continua Forestieri - ma certamente il riconoscimento da parte del Senato dell'Osteopatia come professione sanitaria, non può che onorarci, poiché da decenni nei migliori stati democratici del mondo, questa medicina è riconosciuta come tale, anche dall'organizzazione mondiale della Sanità; resta da capire l'organizzazione del percorso studi, per il quale proponiamo cinque anni, ed il riconoscimento dei titoli progressi".
Gli Osteopati chiedono quindi certezze sul loro futuro, poiché solo se ci sarà un loro vero coinvolgimento in questo processo, tale testo - ora in discussione alla Camera -, potrà essere veramente utile alla salute dei Cittadini. Allo stesso modo, è forte la determinazione nel continuare a puntare tutto su una FORMAZIONE seria che rispetti gli standard dell'OMS.
Ci auguriamo - conclude il Direttore Generale dell'A.M.O.S. prof. Don Gaetano Maria Saccà - che vengano coinvolte tutte le realtà formative già presenti sul territorio nazionale, specialmente quelle che dimostrano di avere una reale presenza nelle regioni, affinché si possa costruire un sistema formativo all'avanguardia, dove pubblico e privato possano competere per l'unico fine: formare bravi osteopati, capaci di contribuire a ristabilire il benessere e la salute dei Cittadini".
La Segreteria Generale A.M.O.S.
dove posso trovare il numero di telefono della scuola?
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